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Atelier di disegno in Galleria Nazionale con gli Amici Teen

9 Novembre 2022

Durante lo svolgimento dell’atelier in Galleria Nazionale i ragazzini e le ragazzine hanno avuto l’opportunità di osservare, studiare e interpretare l’opera di Parmigianino intitolata “La Schiava turca”.

I giovani artisti hanno riconosciuto i dettagli che conferiscono al soggetto del dipinto carattere, come la posizione del busto e del capo, lo sguardo enigmatico, il turbante con la figura di Pegaso posto al centro e la posizione della mano. I ragazzi hanno quindi svolto dei bozzetti a matita della Dama di Parmigianino.

Successivamente hanno posto l’attenzione sui colori del dipinto: le tonalità d’ocra, le terre, le tonalità di rosa. Hanno riconosciuto l’unica tinta fredda presente nel dipinto: il blu dell’abito.

Ognuno dei partecipanti, con assoluta libertà creativa, ha dato una propria interpretazione dell’o- pera, unica e originale: c’è chi ha preferito studiare linee, forme, ombre della composizione pittorica del Parmigianino e non utilizzare le matite colorate messe a disposizione; chi ha immaginato anche il resto del corpo della giovane ritratta e ha disegnato una figura intera; un ragazzo ha disegnato “quello che c’è dietro il dipinto”, ovvero ha attribuito un’azione alla mano della Dama che non è rappresentata dall’autore.

Un altro “artista” ha disegnato come prima cosa la cornice del dipinto, arricchendola di dettagli e soffermandosi sulle decorazioni, successivamente si è dedicato al disegno della figura femminile.

Anche una bambina di otto anni, che ha partecipato con i fratelli più grandi, ha disegnato l’opera in piccolo formato, collocandola al centro del foglio, con una cornice ben definita.

L’interesse dei ragazzi per la bellezza dell’opera di Parmigianino è cresciuto durante l’atelier, tanto che hanno voluto avvicinarsi al dipinto per ammirarlo da vicino più di una volta prima di concludere i propri lavori.

Alla fine dell’esperienza abbiamo esposto tutti i ritratti realizzati durante l’atelier per un momento di condivisione del lavoro svolto.

Ci siamo stupiti nel vedere gli allievi lavorare con pazienza, in religioso silenzio e dedicarsi al disegno come un tempo, fra le stesse mura, fecero gli studenti dell’Accademia di Belle Arti.

Un nuovo – seppur antico –, modo di vivere il Museo e continuare a far vivere i suoi capolavori.