In virtù dell’importante intervento dell’Associazione, si è concluso nel marzo del 2021 il cantiere per il
recupero e il ripristino dei due vani in muratura, posti lateralmente al cancello di ingresso del Cortile della
Cavallerizza: la sede degli Amici della Pilotta, uno spazio per uffici e servizi in cui accogliere e ritrovarsi con i
soci, lavorare ai progetti, organizzare eventi e attività.
La riqualificazione di tali spazi, rientrava nel più ampio progetto di valorizzazione del Cortile della
Cavallerizza da poco terminato, giardino nato nel dopoguerra sulle rovine dell’antica Cavallerizza ducale e
ridotto nel tempo a parcheggio
Grazie ad un minuzioso e sapiente restauro, voluto dalla Direzione del Polo Museale della Pilotta,
collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza
– SABAP, è stata restituita alla fruizione pubblica una preziosa testimonianza, opera dell’Architetto
Ennemonde Alexandre Petitot, sino ad ora negletta e quasi nascosta, la facciata del “Supremo Magistrato”.
Così la descriveva il Grazioli, nella sua Guida ai Forestieri, del 1847 “E Bellissima la piccola facciata di ordine
dorico…”. In effetti l’Architetto seppe imprimere al progetto, nell’angusto spazio a disposizione, un senso di
grande eleganza neoclassica, cifra costante del suo percorso creativo, iniziato nella città Ducale, nel maggio
del 1753, giungendo da Roma dopo aver frequentato l’Accademia di Francia, fianco a fianco di colleghi
famosi e conosciuto il fantasmagorico Piranesi. Operò poi per cinquant’anni da noi, passando a miglior vita
nel 1801. L’importanza di questo intervento sta nel fatto che si tratta di una delle poche opere portate a
termine da Petitot, da accostare alla chiesa di San Pietro in Piazza Grande, alla facciata e complesso del
Casino dei Cortigiani, ex Reggia e ora Museo Lombardi, al Casino delle Mura detto Petitot, agli adattamenti
del Palazzo Ducale e del Giardino, allo scalone e agli interni del Palazzo Ducale di Colorno e all’edificio della
Venaria. Sopravvive tutt’ora il suo lavoro di progettazione, disegnatore straordinario, nelle sue opere appare
quale inventore e pioniere del nuovo stile neo classico, oltre che nell’architettura, nella decorazione di
interni e nella progettazione di arredi. Il suo insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Parma, fu
fondamentale per la nascita di una nuova estetica, i giovani architetti da lui formati, furono protagonisti,
non solo a Parma e portatori di nuove idee. Tutto questo ben lo documentano gli oltre 250 disegni nella
maggior parte editi e puntualmente studiati da Giusppe Cirillo, che grazie al catalogo della mostra “Petitot,
un artista del ‘700 a Parma”, del 1997 e la successiva monografia del 2002, “Alexandre Petitot, Lione 1727
1801 Parma”, edizioni promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, ci mostrano una abilità
disegnativa invidiata all’epoca da colleghi e artisti, alcuni dei quali insinuarono, per queste sue capacità, un
freno per un’effettiva progettazione. Ancora nel 2009, alla mostra “Il Ducato In Scena, Parma 1769: feste,
libri e politica”, tenutasi alla Biblioteca Palatina con la curatela di Andrea De Pasquale e del sottoscritto con
schede e testi di Giuseppe Cirillo, sono apparsi per la prima volta gli straordinari progetti per la realizzazione
della Biblioteca Palatina e numerosi altri inediti, relativi alla collaborazione col grande Bodoni, vale a dire i
disegni e i rami per incisioni, tutti preparatori per il celeberrimo volume “Descrizione delle Feste celebrate
in Parma nel 1769, per le nozze di Don Ferdinando e Maria Amalia”.
Oggi il giardino della Cavallerizza antistante la facciata dell’antico tribunale, anch’esso restaurato, offre al
visitatore la vista di un piacevolissimo contrasto tra il verde del prato e i delicati colori pastello della facciata,
che anche gli Amici della Pilotta, dalla nuova sede li creata, possono ammirare, ricordando il grande
Architetto che tanto ha onorato Parma. Un grazie quindi alla Direzione del Polo Museale della Pilotta e ai
bravissimi restauratori; per le parti murarie la Ditta Edilpronto sl e per quelle decorative la restauratrice
Alessandra D’Elia.